La rivoluzione green con un approccio "hands on"

UN ORTO DI NOME EVA

DESIGN DI PRODOTTO, EDUCATIONAL GARDEN

La rivoluzione green non è fatta soltanto di grandi architetture sostenibili e di sfide energetiche, ma anche di piccole e grandi battaglie culturali che il design può aiutare a vincere, per esempio in luoghi strategici per il futuro come le scuole.

“UN ORTO DI NOME EVA” (il nome è un omaggio ad Eva Mameli Calvino prima donna ad insegnare botanica in Italia e madre di Italo Calvino) è un luogo di scoperta e di stimolazione della creatività, oltre che di connessione con la comunità locale,  che offre molteplici opportunità di apprendimento con un approccio "hands on".  Uno strumento di apprendimento, multidisciplinare e interdisciplinare, che non insegna tanto a coltivare, quanto a sviluppare una sensibilità ed una conoscenza pratica delle cose della natura.

Progettato da NINE associati e OFL architecture, “UN ORTO DI NOME EVA” è un insieme organico di sette dispositivi didattici composti da moduli indipendenti e assemblabili fra loro che - in accordo con il programma PON Edugreen - trasformano il chiostro dell’Istituto Comprensivo 2 di Sora, in provincia di Frosinone, in un’aula-laboratorio a cielo aperto riqualificando il cortile interno dell’Istituto da tempo abbandonato.

Tra i dispositivi - che prevedono volutamente un'attività totalmente analogica ma integrabile, quando necessario, con sensori e dispositivi interattivi digitali e legati alla realtà aumentata – alcuni sono stati progettati per far sperimentare ai bambini l’esperienza della produzione di macerati naturali sia per la fertilizzazione del terreno che per la lotta alle specie nocive; altri per fare sperimentare l'esperienza di come coltivare le piante senza usare la terra; o ancora di come recuperare i rifiuti organici per produrre il compost; altri per spiegare loro come si riproducono le piante e che ruolo hanno insetti come vermi, formiche, api e farfalle, nel ciclo vitale delle piante (oltre alla compostiera ci sono , infatti, un formicaio didattico, un dosatore di soluzione zuccherina per attirare e nutrire insetti impollinatori, ed una vasca per accogliere le crisalidi); altri ancora utili a spiegare come sia possibile riprodurre le piante in altri modi oltre alla semina in terra, etc.

L’organizzazione in sette elementi è un rimando alle operazioni sequenziali tipiche dell'agricoltura: Semina; Preparazione, germinazione e trapianto; Irrigazione; Protezione dalle infestanti e dai parassiti; Compostaggio e concimazione; Impollinazione e riproduzione; Monitoraggio e raccolta.

L'orto è stato progettato come un'installazione permanente, posizionata all'interno del cortile principale della scuola, ma modificabile e ampliabile nel tempo: replicabilità, scalabilità e flessibilità sono insite nella strategia stessa del progetto. I singoli dispositivi e i moduli che li compongono sono stati studiati per essere facilmente spostati in caso di movimentazione, variazioni delle attività didattiche oppure semplicemente per essere portati in uno dei dodici plessi che fanno parte dell'Istituto, ma anche trasportati al di fuori delle mura scolastiche, per esempio in una piazza in occasione di un evento cittadino, per permettere alla scuola di interagire con la città e rafforzare il legame con la comunità.

Responsabili di progettoPaolo Emilio Bellisario, Francesco Lipari
ASSISTENTI AL PROGETTOMichael F. Lo Bianco, Marianna Di Cocco
CommittenteISTITUTO COMPRENSIVO SORA 2
FOTOMichele Boccia
LocalizzazioneSora (FR), Italia
StatoRealizzato
Dimensioni120 mq
anno di realizzazione2023